Milano – La Lombardia – come sempre la “Locomotiva d’Italia” – sta puntando decisa sul biometano, il carburante totalmente Made in Italy ottenuto dal recupero dei rifiuti. “La diffusione del biometano – ha detto l’assessore all’ambiente della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo (nella foto) – ha bisogno di incentivi e norme efficaci affinché possa affermarsi tra le nuove fonti energetiche più utilizzate. Negli ultimi anni – ha aggiunto l’assessore che ha parlato al convegno ‘Dagli scarti al biometano’ organizzato da Regione Lombardia insieme a Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C) e Ricerca Sistema energetico (RSE) – non abbiamo sempre riscontrato risultati di successo perché il sistema di incentivazione è stato limitato al solo settore dei trasporti”. Già oggi la Lombardia vanta il maggior numero di impianti a fonte rinnovabile e, attraverso il Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR), s’è data l’obiettivo di produzione del 15,5% di biometano sul totale dei combustibili, mentre quello fissato dallo Stato italiano è solo dell’11,3%. Inoltre, per quanto riguarda l’energia prodotta da biometano, il programma prevede, entro il 2020, un obiettivo medio pari all’8,4% sul totale dei consumi finali attribuibili alle sole fonti rinnovabili.
“Per la Lombardia – ha concluso l’assessore – è estremamente importante una politica di incentivazione e di regole che consenta e favorisca la conversione degli attuali impianti verso impianti di produzione di biometano questo anche per l’interconnessione tra le pianificazioni ambientali ed energetica di Regione Lombardia attraverso la riduzione degli effetti climalteranti in molteplici settori”.
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