di Filippo Franchetto – In futuro, chi guiderà un’auto a biometano continuerà a produrre livelli quasi nulli di polveri e allo stesso tempo emetterà almeno il 40% in meno di gas serra rispetto al gas naturale convenzionale, e il 60% in meno rispetto ai carburanti tradizionali.
Questo è quanto si legge in un’analisi di NGV Italy, che raggruppa le più importanti aziende italiane operanti nel settore dei carburanti alternativi ecosostenibili, che mette in fila alcune tra le principali rilevazioni e stime su potenzialità e benefici del nuovo carburante effettuate da RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), CIB (Consorzio Italiano Biogas) e SNAM.
In un recente studio è emerso che, trasformando in biometano le quantità attualmente disponibili di scarti agricoli, reflui zootecnici, frazione organica dei rifiuti urbani e fanghi di depurazione delle acque, si avrebbe a regime una produzione di circa 4 miliardi di Sm3/anno. Ulteriori 2 miliardi di Sm3/anno potrebbero arrivare da un incremento della raccolta differenziata. Una produzione potenziale dai 4 ai 6 miliardi di Sm3/anno soddisferebbe con ampio margine la quota di consumo per l’autotrazione (oggi circa 1 miliardo di Sm3/anno). Nell’ipotesi di un aumento dell’impiego di metano per autotrazione, 4 miliardi di Sm3/anno soddisferebbero il 10% del fabbisogno italiano di carburanti, evitando l’emissione di 8-12 Mt/anno di CO2 (dal 2,5 al 3,8% delle attuali emissioni italiane totali).
Secondo le stime del CIB, invece, le potenzialità del biometano potrebbero attestarsi a livelli addirittura superiori, pari complessivamente a quasi 9 miliardi di Sm3/anno.
SNAM è punta nel lungo termine a coprire col nuovo carburante almeno un terzo dei consumi di combustibili per autotrazione, con la quota restante soddisfatta da altre tecnologie alternative, come i biocarburanti liquidi e l’elettrico. Particolarmente interessanti anche i dati recentemente forniti da SNAM sulle richieste di connessione alla rete gas avanzate dai produttori; ad oggi, 600 sono i contratti preliminari stipulati con i produttori di biometano, oltre 100 le richieste di allacciamento formalizzate, 20 gli allacciamenti in fase di realizzazione e un impianto in esercizio.
Ricordiamo che entro il prossimo 18 giugno è prevista, da parte del GSE, la pubblicazione delle procedure per la richiesta e il rilascio degli incentivi per il biometano, così come previsto dal Dm 2 marzo 2018.
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