Rende (Cs) Maria Teresa Improta – È la seconda bioraffineria in Italia. L’unica nel Centro – Sud. Ha sede a Rende dove, per la prima volta, si produce biometano attraverso la biodigestione anaerobica della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. L’impianto, entrato in funzione martedì 28 agosto 2018, dovrebbe essere un’eccellenza del settore smaltimento rifiuti, un esempio di economia circolare. Calabra Maceri utilizza i rifiuti umidi conferiti nel suo impianto, li trasforma in gas biometano e li immette nella rete Snam. La costruzione di questa struttura, che sorge tra i capannoni dell’ex Legnochimica acquistati dalla famiglia Pellegrino, è stata resa possibile dalla collaborazione con la Biogas Engineering Srl che si è aggiudicata l’appalto. Per Calabra Maceri si tratta di un ulteriore passo avanti nella valorizzazione dei rifiuti che diventano così una risorsa e invece di finire in discarica sono trasformati in biometano e distribuiti tra le case dei cittadini.
La bioraffineria
La costruzione della bioraffineria è durata un anno. Produce 1.000 metri cubi di biometano all’ora da usare come combustibile per veicoli di vario genere e gode del finanziamento con fondi pubblici attraverso gli incentivi alla produzione. Secondo il Consorzio Biogas un’auto a biometano, nel suo ciclo di vita “emette una quantità ridotta di emissioni paragonabili a una vettura elettrica da energia eolica. In più, rispetto a un veicolo a benzina o diesel, emette il 90% in meno di polveri sottili e il 70% in meno di ossido di azoto”. La bioraffineria di Rende, che sarà ufficialmente inaugurata nelle prossime settimane, è stata realizzata con l’osservazione all’estero di impianti simili esistenti e l’utilizzo di una tecnologia francese altamente specializzata.
A dirigere l’impianto di compostaggio è l’ingegner Lista noto per aver lavorato per anni nella discarica Mi.Ga. di Celico riconducibile all’ex patron del Crotone Calcio Raffaele Vrenna che da tempo è oggetto delle denunce dei residenti per i disagi creati dalle esalazioni.
Il business dell’economia circolare
Ufficialmente il biogas “Made in Rende” è prodotto con i rifiuti organici conferiti nel sito di Calabra Maceri il cui compost è stato pluripremiato e certificato per l’agricoltura biologica. L’impianto permetterà di incrementare il volume d’affari della Calabria Maceri che con i suoi 300 impiegati e gli appalti di 20 Comuni della provincia di Cosenza (Carolei, Casali del Manco, Castolibero, Castovillari, Celico, Dipignano, Guardia Piemontese, Lattarico, Marano Marchesato, Montalto Uffugo, Pietrafitta, Rende, Rose, San Benedetto Ullano, San Fili, San Lucido, San Martino di Finita, San Nicola Arcella, San Vincenzo la Costa e Zumpano) raggiunge un fatturato di 25 milioni di euro trattando 750 tonnellate di spazzatura al giorno.
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