da Nextville – Arera ha aggiornato le direttive per la connessione degli impianti di biometano alle reti del gas naturale, già definite nel 2015 con la delibera 46/2015/R/gas.
L’aggiornamento, effettuato con la pubblicazione della delibera 29 gennaio 2019 27/2019/R/gas, si è reso necessario in seguito al venir meno della condizione di standstill – grazie alla pubblicazione della norma Cen En 16723-1, recepita in Italia con la pubblicazione della norma Uni En 16723-1 – e per attuare le disposizioni del decreto 2 marzo 2018, in materia di incentivi alla produzione di biometano.
Tutte le disposizioni sono contenute nell’Allegato A alla delibera, costituito da tre sezioni, l’ultima delle quali dedicata alle modalità di misurazione, determinazione e certificazione della quantità di biometano da ammettere agli incentivi previsti dal Dm 2 marzo 2018.
In particolare, per quel che riguarda la determinazione della quantita? di biometano da ammettere agli incentivi è stato considerato il potere calorifico inferiore del biometano. Per determinare, invece, l’effettiva qualita? del gas, nel caso di impiego di carri criogenici, è stato previsto che siano effettuate misure dei valori di massa volumica e di potere calorifico inferiore a valle del processo/fase di liquefazione.
Per la misura della quantita? di biometano ammessa agli incentivi, è stato previsto che siano applicate le disposizioni già previste al comma 44.1 e all’articolo 46 della Sezione II dell’Allegato A alla deliberazione 46/2015/R/gas.
È stato, inoltre, individuato il GSE quale soggetto responsabile dell’attivita? di certificazione delle quantita? di biometano incentivabile ai sensi del Dm 2 marzo 2018.
Per ulteriori informazioni, consigliamo un’attenta lettura della delibera 27/2019/R/gas, nei riferimenti qui in basso. La redazione di Nextville è già al lavoro per aggiornare le pagine del sito dedicate al tema, sulla base di tutte le novità introdotte dalla delibera medesima.
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