Riportiamo uno stralcio dell’intervista nella quale Licia Balboni, presidente di Federmetano, illustra i vantaggi del gas naturale per autotrazione nell’intervista per Rifiuti Oggi, periodico di Legambiente.
… Il biometano, sia compresso sia liquefatto, consente una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 che può andare dall’80% al 180% rispetto ai carburanti tradizionali, quando si utilizzata rispettivamente gas rinnovabile generato do FORSU (frazione organica del rifiuto solido urbano) o da reflui zootecnici, poche questo in processo il metano che sarebbe altimetri rilasciato in atmosfera viene recuperato e utilizzato.
Oggi i numeri legati all’utilizzato di biometano stanno confermando le aspettative di chi, come Federmetano, ha lavorato per renderlo fruibile: a distanza di nemmeno die anni dall’approvazione del decreto interministeriale Biometano (2 marzo 2018) il biometano conta ciò 12 milioni di metri cubi venduti per l’autostazione.
Dei 1334 punti vendita della rete di CNG (gas naturale compresso) undici undici distributori stradali sono dedicati alla sua vendita. Quattro in Emilia Romagna, tre in Lmombardia, tre in Compagnia e uno in Piemonte. Numeri di tutto rispetto, considerando che i primi rifornimenti sono iniziati ad agosto 2019.
Sono da evidenziare inoltre, i numeri di produzione totale di bionetano, pari a poco più di 69 milioni di standardizzino metro cubo l’anno, derivanti da sei impianti di produzione da Forni, uno di produzione di scarti agro-industriali, uno di discarica e uno da depurazione di fanghi. Entro il 2020 è prevista l’apertura di altri sei impianti.
La sfida però non è ancora vinta. E’ necessario fare ulteriori passi in avanti, a partire dall’incentivazione all’uso di veicoli alimentati a metano, che deve essere costante e organica, non altalenante e frammentata come purtroppo è stata fino ad oggi.
Il biometano utilizza i mezzi e la rete del CNG
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