Rassegna stampa (da formulapassion.it) – Lo sviluppo delle tecnologie di elettrificazione e il problema delle emissioni sembravano segnato inequivocabili del declino del motore termico. Molte case automobilistiche infatti, prima di pensionare il propulsore tradizionale stanno investendo nella ricerca di carburanti a basso impatto. ambientale.
Il caro vecchio motore termico ha ancora parecchia di strada da fare prima di andare in pensione: ecco perché, oltre che sulle tecnologie di elettrificazione – dal mild hybrid, l’ibrido leggero, al plug-in, quello con batterie ricaricabili che permette di percorrere diverse decine di chilometri a zero emissioni –, molti costruttori puntano anche su carburanti a basso impatto ambientale, non di origine fossile. Come Mazda, che già collabora col governo giapponese, l’Università di Hiroshima e l’Istituto di tecnologia di Tokyo per promuovere l’adozione di un combustibile liquido ricavato da microalghe, la cui crescita consente di riconvertire l’anidride carbonica in ossigeno e glucosio, grazie al processo biochimico della fotosintesi. Ne conseguirebbero, secondo Mazda, auto con motore termico virtualmente a emissioni zero. Inoltre, le microalghe possono essere coltivate su terreni non idonei all’agricoltura, con un impatto minimo sulle risorse di acqua dolce. Una valida alternativa al bioetanolo, sintetizzato mediante un processo di fermentazione di prodotti agricoli ricchi di zucchero: vi punta molto Fca, specie per il Sud America. Bioetanolo che potrebbe tornare utile anche per ottenere idrogeno con cui alimentare auto elettriche dotate di celle a combustibile. […]
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