(da gruppohera.it) – Si parte dagli scarti provenienti dalla cucina di casa e si torna al territorio attraverso un lungo e complesso processo produttivo, con l’immissione in rete di biometano, per alimentare mezzi privati e del trasporto pubblico o per usi domestici, con benefici assicurati per la qualità dell’aria, e dell’ambiente.
Non solo, il Gruppo Hera ha avviato un progetto per la produzione di biometano prodotto dallo smaltimento del rifiuto in discarica, fino a raggiungere la stessa qualità e lo stesso contributo energetico del metano di origine fossile. Da oggi è possibile immettere biometano in rete sia attraverso l’upgrading del biogas da discarica sia dal trattamento del rifiuto organico.
È il circolo virtuoso seguito dal Gruppo Hera, che ora passa anche dal biocarburante per eccellenza, consolidando una posizione di avanguardia nel percorso verso un’economia circolare.
PROGETTO BIOMETANO RAVENNA – dal biogas da discarica al biometano
È stato inaugurato il 26 settembre 2019 presso la discarica Herambiente di Ravenna (SS 309 Romea km 2,6), il primo impianto dimostrativo della multiutility in Emilia-Romagna per la produzione di biometano dal biogas della discarica, co-finanziato dal Programma LIFE della Commissione Europea e facente parte del progetto “Biomether”. L’obiettivo èdi supportare lo sviluppo della filiera biometano regionale, fornendo indicazioni per la definizione delle politiche energetiche di sostegno al settore.
Si tratta di un impianto sperimentale che, partendo dal biogas prodotto dalla bio-decomposizione della frazione organica contenuta nei rifiuti di discarica, arriva a produrre biometano, che sarà utilizzato per alimentare alcuni autobus del servizio di trasporto pubblico di Ravenna. In particolare, il progetto sperimentale di Ravenna si propone di raggiungere a regime una produzione annua di 300.000 m3 di biometano, che eviteranno l’emissione in atmosfera di oltre 650 tonnellate di CO2.
L’Emilia-Romagna, che con il 16% del biogas italiano è il secondo maggior produttore nazionale dopo la Lombardia (33%), è un territorio che presenta forti potenzialità di sviluppo della filiera del biometano per la significativa quantità di biomasse di scarto provenienti dal settore agroindustriale. È per questo motivo che la Regione ha riservato un ruolo chiave nelle proprie strategie energetiche a questo combustibile rinnovabile.
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