(da Cuneo24.it) – Non sarà il Coronavirus a fermare il progetto di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente con produzione di biometano dell’Acsr Spa a Borgo San Dalmazzo, conosciuto anche come “biodigestore”. I soci partecipanti all’assemblea ordinaria dell’Azienda cuneese smaltimento rifiuti, convocata ieri pomeriggio – giovedì 9 luglio, ndr – in modalità videoconferenza dalla Sala Consigliare del Comune di Cuneo per via delle misure anti Covid-19, hanno deliberato all’unanimità di prendere atto del lavoro effettuato e deferire l’avvio delle procedure di pubblicazione della gara aperta europea in attesa che prossimi provvedimenti legislativi determinino una proroga del termine per l’entrata in esercizio degli impianti di produzione di biometano ai fini dell’accesso agli incentivi ex Decreto Ministeriale 12 marzo 2018, oppure prevedano eventuali riduzioni delle tempistiche necessarie per gli iter di gara autorizzativi, autorizzando il Consiglio di amministrazione a procedere nel caso in cui ci sia evidenza del rispetto delle tempistiche stesse e delle ulteriori condizioni economiche.
Lo studio di fattibilità del progetto, sottoposto a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale nell’autunno 2019, è stato rivisto alla luce delle risultanze emerse dalla procedura ed è predisposto per essere posto a base di gara europea. Le norme emergenziali emanate nel periodo della pandemia hanno imposto la sospensione, per quasi tre mesi, della pubblicazione delle procedure soggette al Codice degli appalti. In base alle norme vigenti in materia, dal Codice Appalti al Decreto Biometano, le tempistiche previste per poter avviare la produzione di biometano sono complessivamente di 32 mesi (oltre ai 3 mesi stimati per le fasi di commissioning e avviamento), funzionali alla produzione del biometano un lasso di tempo insufficiente per poter accedere agli incentivi biometano, la cui scadenza è attualmente fissata al 31 dicembre 2022. Una situazione comune ad almeno altri 29 progetti simili in tutta Italia, che per il tramite di Utilitalia hanno chiesto di prorogare la scadenza degli incentivi al Ministero dello Sviluppo Economico. Il Mise, da parte sua, ha confermato di voler rimettere mano alla scadenza definendo la proroga del decreto necessaria per via dell’importanza ambientale e energetica che ha il biometano. Sul fronte europeo, il Consorzio Italiano Compostatori ha chiesto una proroga di 3 anni alla XIV Commissione Affari Europei. Oltre al posticipo della scadenza degli incentivi e l’attesa riduzione delle tempistiche offerte in fase di gara dai partecipanti, è atteso l’arrivo anche di norme emergenziali con tempi più contenuti per procedure di gara e autorizzative.
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