Trieste (da ilgazzettino.it) – “Con la sigla odierna il Friuli Venezia Giulia è la prima regione a livello internazionale ad avviare un processo concreto e operativo di transizione energetica del proprio territorio pienamente coerente con gli obiettivi del Green deal europeo e al raggiungimento di un’economia a emissioni zero di gas serra entro il 2050”.
È quanto affermato dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che oggi alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro, ha siglato con l’amministratore delegato della Snam Marco Alverà un Protocollo di intesa per favorire processi di transizione energetica nel Friuli Venezia Giulia.
“La collaborazione sancita con la Snam, declinata sui quattro asset idrogeno, biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica – ha proseguito Fedriga -, traccia un percorso innovativo e virtuoso destinato a generare nel tempo sviluppo economico, occupazione e significative ricadute ambientali. Tra gli obiettivi più ambiziosi figura, con il coinvolgimento del sistema scientifico regionale, la realizzazione di un polo di ricerca e sviluppo sull’idrogeno quale catalizzatore per la crescita di una filiera dedicata a soluzioni di fonti energetiche a basso impatto ambientale”.
Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dal ministro Patuanelli che ha definito il protocollo un esempio positivo poiché investe nella ricerca in un ambito, quello dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale, nel quale l’emergenza Covid-19 ha impresso un’accelerazione evidenziando le attuali criticità.
Alverà ha rimarcato che con questo accordo Snam metterà a disposizione del Friuli Venezia Giulia le proprie competenze nella realizzazione di iniziative per la transizione energetica, favorendo l’utilizzo di nuove fonti rinnovabili come l’idrogeno e il biometano, supportando la mobilità sostenibile e contribuendo alla riqualificazione delle città attraverso l’efficientamento energetico.
Le azioni di sviluppo a medio e lungo termine individuate dal protocollo sono infatti declinate su quattro asset principali: idrogeno, biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica e saranno valutate e seguite da un gruppo di lavoro interno che si potrà avvalere di consulenti e collaboratori esterni.
Nel settore dell’idrogeno la valutazione è centrata su progetti di decarbonizzazione dei porti e dell’aeroporto regionali attraverso l’utilizzo di soluzioni a ridotto impatto ambientale e la produzione e l’utilizzo di fonti energetiche innovative. In questo ambito i due partner intendono sviluppare un centro di ricerca dedicato alla crescita della filiera dell’idrogeno.
Per rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni la Regione Friuli Venezia Giulia e Snam valuteranno l’avvio di progetti per la realizzazione di impianti di produzione di biometano da biomasse agricole o da Forsu, il materiale ricavato dalla raccolta differenziata dell’organico, per l’eventuale e successiva immissione nella rete Snam, per l’utilizzo per autotrazione in sinergia con gli enti locali o per la produzione di compost per fini agricoli.
In tema di mobilità sostenibile l’intesa punta ad abbattere le emissioni inquinanti attraverso l’impiego di carburanti ecologici per il trasporto urbano e interurbano, mentre per implementare l’efficienza energetica i progetti si concentreranno sull’efficientamento e la riqualificazione degli edifici pubblici, primi tra i quali le scuole, gli ospedali, le Rsa e le case popolari.
Il protocollo che ha una durata di 24 mesi, dopo una valutazione dei risultati ottenuti, potrà essere prorogato. ARC/CCA/ma.
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