da improntaunika.it (Alessandro Nunziati) – Già oggi il mondo delle utilities è uno dei protagonisti della bioeconomia urbana: ora la sfida è quella di replicare in tutto il Paese le esperienze virtuose e di inquadrare gli investimenti necessari al suo sviluppo nel solco del Recovery fund”. Lo ha detto Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) intervenendo all’assemblea annuale del Cluster SPRING. Per Colarullo “l’utilizzo del Recovery fund contribuirà ad accelerare la transizione verso l’economia circolare e, in questo contesto, le nostre associate hanno proposto progetti dal valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro, 700 milioni dei quali incentrati sullo sviluppo della bioeconomia”.
Tra i settori nei quali le utilities possono operare con maggiore incisività, spiccano la gestione dei rifiuti organici urbani e i fanghi di depurazione, alla luce del forte impatto che possono avere sull’ambiente e sulla salute. “Il nuovo pacchetto di direttive economia circolare – ha spiegato Colarullo – porterà ad un aumento della quantità di rifiuti organici da trattare, e al contempo a un incremento della produzione dei fanghi di depurazione, rispetto ai quali l’approccio attuale alla loro gestione non è in grado di sfruttare il loro potenziale per estrarre materiali come il fosforo e il potassio”. Al contempo “il biometano prodotto dai rifiuti organici e dai fanghi di depurazione rappresenta una fonte energetica rinnovabile, nazionale, sostenibile, la cui valorizzazione consente di promuovere un’economia circolare su scala locale, ecosostenibile e a basse emissioni: la produzione di biometano ha prospettive molto interessanti per il nostro Paese, che dispone di un sistema infrastrutturale capillarmente diffuso sul territorio e del più grande mercato europeo di veicoli a metano”.
In questo quadro, “Utilitalia intende essere un motore di spinta per lo sviluppo di una bioeconomia circolare nel settore dei servizi pubblici, lavorando sul fronte del ciclo idrico al potenziamento degli impianti di depurazione, a una gestione integrata dei fanghi e alla definizione di una strategia nazionale per la loro gestione; sul fronte della gestione dei rifiuti, l’obiettivo sarà quello di stimolare e consolidare lo sviluppo delle infrastrutture per il trattamento della frazione organica, incentivandone la valorizzazione di materia e la produzione di biometano, anche semplificando e riducendo i tempi delle procedure autorizzative”.
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