(da expartibus.it) – Mantenere alta la vigilanza e i controlli ambientali sulla qualità dell’aria e sulla qualità delle acque e dei suoli nelle aree limitrofe agli impianti per la produzione di biometano e FORSU, razione organica di rifiuti solidi urbani.
Aumentare gli strumenti di pianificazione e di programmazione in reazione al fabbisogno, evitando sovrapposizioni o eccessive concentrazioni degli impianti nello stesso territorio.
Sono questi alcuni degli obiettivi della mozione proposta da Massimo De Rosa, M5Stelle, e approvata oggi, 10 dicembre, all’unanimità dalla Commissione Ambiente presieduta da Riccardo Pase, Lega.
Ha dichiarato Massimo De Rosa, primo firmatario:
“Con la mozione approvata oggi abbiamo fatto un importante passo avanti nella giusta direzione per migliorare la gestione del territorio lombardo.
Il nostro intento è quello di regolamentare un mercato che in Lombardia ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni.”
Ha aggiunto il Presidente della Commissione Riccardo Pase:
“Il voto unanime di oggi è frutto del grande lavoro di confronto nella Commissione e della Commissione con l’Assessorato che ha portato all’approvazione di un documento condiviso positivo e costruttivo.”
Nella mozione si chiede in particolare di controllare la qualità del digestato, prodotto dal processo di produzione del biogas che poi viene distribuito sui suoli agricoli, e di evitare l’importazione dei rifiuti solidi da altre Regioni.
Nel testo si chiede, inoltre, alla Giunta di introdurre nuovi criteri per valutare l’opportunità di avviare attività che producono biogas e biometano da rifiuto in relazione alle caratteristiche ambientali e del territorio e di promuovere e stimolare la competitività del settore agricolo anche mediante il sostegno alle imprese agricole che già producono biogas da matrice di natura agricola oppure vorranno affidarsi all’utilizzo di energie rinnovabili.
Secondo alcuni dati riportati nel testo, l’Italia è il terzo produttore al mondo di biogas e in Lombardia si concentra il 35% degli impianti, sono 600 in tutto.
Tra l’altro, le istanze per l’apertura di impianti per la produzione di biometano in Lombardia stanno aumentando negli ultimi anni: dal 2016 sono 6 le richieste di verifica dell’impatto ambientale finalizzati all’apertura di nuove strutture Masate (MI), Marcallo con Casone (MI), Inzago Masate (MI), Bascapè (PV), Vellezzo Bellini (PV), Magnacavallo (MNI.
Alla discussione in Commissione ha partecipato anche l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo.
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