(da La Gazzetta di Mantova) – La sfida ambientale dell’agricoltura passa anche dagli impianti di biogas e di biometano, due opportunità in grado di migliorare il conto economico degli allevamenti attraverso la produzione di energia e calore e di favorire il sequestro di carbonio, migliorando la fertilità dei terreni, grazie all’utilizzo del digestato.
Coldiretti ne ha parlato in un convegno in cui si è affrontato, come ha specificato Gianni Rondelli dell’ufficio Tecnico del sindacato, il futuro della zootecnia in rapporto alla Direttiva nitrati e alla realizzazione di impianti in grado di produrre energia rinnovabile, in linea con il nuovo corso green della Commissione europea.
“Un appuntamento di formazione – ha spiegato il vicepresidente Fabio Mantovani – per far crescere le imprese agricole e assicurare una libera scelta di fronte a nuove opportunità di reddito”. Nel Piano nitrati adottato dalla Regione, ha ricordato Erminia Comencini, direttore della Coldiretti, “il ricorso a impianti di biogas e biometano sono incentivati come soluzioni sostenibili per le imprese agro-zootecniche, ma ogni allevamento dovrà valutare attentamente il proprio percorso”. I numeri vedono la presenza in Italia di 1.650 impianti di biogas agricoli in Italia, il 40% dei quali in Lombardia. Il ricorso a strutture per la produzione di biogas, ha spiegato Sergio Piccinini, responsabile ambiente del Crpa di Reggio Emilia, “migliora la gestione delle deiezioni e favorisce il benessere animale, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale delle stalle con la riduzione delle emissioni in atmosfera”.
Fondamentale, per le imprese agricole, sarà valutare la taglia dell’impianto e sfruttarne ogni potenzialità.
“Sul fronte del biogas è possibile utilizzare in tutto o in parte l’energia elettrica prodotta dai reflui e quella termica, magari per scaldare l’acqua per gli abbeveratoi degli animali o per far funzionare gli essiccatoi del fieno, come avviene molto spesso nelle stalle del distretto del Parmigiano Reggiano – ha raccontato Marco Sarteur di Micro-Power – Il biometano, invece, può essere ceduto in rete oppure venduto compresso in forma liquida e, in quest’ultimo caso, si parla di Bio Lng destinato ai mezzi pesanti come camion, prevalentemente, ma anche navi o treni”.
Leave a Reply