Roma – Buone notizie per l’innovazione applicata all’agricoltura: è appena arrivato il primo trattore alimentato a biometano, utile per combattere il riscaldamento climatico e bypassare il forte rincaro dei carburanti di questi ultimi mesi. Presentanto da Coldiretti al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, il New Holland T6 Methane Power è il primo modello di locomotiva agricola alimentata al 100% a biometano: può quindi rifornirsi dalla rete gas o da stazioni a biomassa, ha la medesima potenza di un diesel ma costa il 30% in meno e produce emissioni di CO2 vicine allo zero.
Il T6 è perfetto per il piano strategico italiano sullo sviluppo delle energie rinnovabili che prevede di immettere in rete entro il 2030 6,5 miliardi di metri cubi di biometano, un processo che scongiurerà il fallimento della transizione energetica in Europa che costerebbe oltre mille miliardi di Euro all’anno. Si punta quindi molto sulla filiera del biometano per dotare il paese di una riserva energetica sostenibile; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) rappresenta un’opportunità per lo sviluppo del potenziale offerto dal biometano agricolo, l’obiettivo è arrivare a coprire il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale.
Per il presidente della Coldiretti Ettore Prandini il biogas nel perimetro delle energie pulite rappresenta un ottimo punto di partenza per arrivare a “impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare non solo i macchinari agricoli ma anche autobus, camion e navi oltre alle auto delle famiglie italiane, generando un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi e riduzione delle emissioni inquinanti”. Le famiglie italiane ringraziano: questa scelta consentirebbe di ammorbidire i pesanti rincari energetici che si trasferiscono sui costi di produzione nella catena del cibo e degli imballaggi, dalla plastica all’acciaio.
Del resto l’innovazione tecnologica dell’agricoltura 4.0 è una grande opportunità che nel 2020 ha generato un fatturato di circa 540 milioni, con una crescita del 20% rispetto al 2019. I settori in cui viene applicata spaziano dall’ottimizzazione produttiva alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione dell’impatto ambientale al taglio dell’uso di acqua e carburanti. Secondo l’Osservatorio Smart AgriFood la superficie coltivata secondo i dettami dell’agricoltura 4.0 è di circa il 4% ma in forte crescita grazie ai Big Data Analytics e al cosiddetto “Internet delle cose”, sempre che si provveda ad espandere la banda larga nelle zone interne e montane.