(da tendenzeonline.info) – Gli interventi di logistica green per ridurre gli impatti ambientali, dall’ottimizzazione dei carichi dei mezzi di trasporto alla sostituzione dei carburanti allo scambio intermodale strada-rotaia e all’ottimizzazione dei percorsi, trovano in Ecologistico2 di GS1 Italy uno straordinario strumento di simulazione e di verifica a supporto delle decisioni. Il caso di Ferrero Italia è, a questo proposito, indicativo.
Già dal 2012 l’azienda aveva avviato un percorso per ridurre l’impatto ambientale nei trasferimenti di prodotti finiti da e per lo stabilimento di Alba, un’attività stimata in 17 mila viaggi all’anno tra l’impianto produttivo, i magazzini esterni, i copacker e la piattaforma commerciale.
In sostanza si tratta di un flusso di traffico attivo 24 ore per sette giorni alla settimana, per una percorrenza annuale di circa 450 mila km ed emissioni di 510 tonnellate di CO2 (well to wheel).
Il percorso ha previsto l’ammodernamento progressivo della flotta di automezzi (compresi quelli dei fornitori) e un progetto di ottimizzazione dei carichi (la saturazione delle sole navette esterne è passata dal 58% all’86% in un solo anno fiscale) con conseguente riduzione del numero di mezzi utilizzati e della loro percorrenza.
Quanto al parco mezzi, poi, si è realizzato un miglioramento della media della classe Euro dei trattori a gasolio dal 2,9 del 2012 al 5,3 del 2019 e il 40% del parco alimentato a gasolio è stato sostituito con mezzi Euro 6 alimentati a gas metano compresso (Cng), che ha consentito una riduzione di circa il 50% delle emissioni di polveri sottili (PMx).
A settembre 2019 è stato fatto un ulteriore passo in avanti grazie alla disponibilità di una stazione di distribuzione carburanti locale che ha sostituito il gas metano di origine fossile con biometano: Il rifornimento con questo carburante dei veicoli nel polo di Alba ha portato a una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 (wtw) rispetto all’anno precedente.
Con Ecologistico2 è stato simulato uno scenario a regime di veicoli alimentati al 100% con biometano: le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi (tank to wheel) e le polveri sottili sarebbero azzerate, mentre quelle legate alla produzione e distribuzione del biocombustibile (well to tank) si ridurrebbero a 124 tonnellate di CO2 all’anno.
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