da Pupia.tv (Antonio Taglialatela) – Un affare da milioni di euro, precisamente 40 milioni, relativi al valore dell’investimento. E’ quanto emerge da una lettura degli allegati relativi alla richiesta di nulla osta all’insediamento, da parte di “Ambyenta Campania Spa” (la società che vuole realizzare l’impianto) al consorzio Asi di Caserta, di un mega impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti) nella zona industriale Asi “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano, al confine con i comuni di Carinaro, Teverola e Marcianise.
Proprio da Marcianise, il consigliere comunale Alessandro Tartaglione, rivela alcuni dettagli dell’operazione milionaria. A partire dal fatto che la società “Ambyenta Campania spa”, con sede a Rivoli (Torino), è stata costituita il 22 giugno 2020 con capitale sociale di 1 milione di euro, di cui 950mila euro versati da ‘Sersys Ambient Srl’ e 50mila euro dalla ‘Progest spa’, azienda che si occupa prevalentemente del trattamento di rifiuti liquidi, ma attiva anche nel campo delle bonifiche ambientali, il cui stabilimento è situato nella zona industriale di Gricignano proprio accanto al terreno dove dovrebbe sorgere il biodigestore. Il management è composto da Marco Steardo (presidente Consiglio di Amministrazione), Luca Alifano (amministratore delegato), Giuseppe Capece (consigliere, tra i titolari della Progest), Thierry Di Maggio (consigliere), Alessandro Prenna (consigliere), Martin Beufils Christophe (consigliere). In totale la società prevede di assumere 20 persone, di cui 14 operai, 4 impiegati e 2 quadri.
“Ambyenta Campania – fa sapere Tartaglione – ha sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisto del terreno su cui dovrebbe insediarsi l’impianto con due società: la ‘Infraedil srl’ per 1.824.200 euro oltre Iva, di cui 300mila euro a titolo di caparra (che rimarrebbe comunque alla Infraedil se la Ambyenta Campania non riuscisse ad ottenere l’autorizzazione a costruire l’impianto entro il 20 giugno 2022), e la ‘Immobiliare Grecini srl’ per 2 milioni e175.800 euro. L’investimento per la realizzazione del Biodigestore sarà di circa 40 milioni di euro, prevedendo ‘liquidità annue’ di circa 6,5 milioni di euro ed il break even point (recupero delle risorse investite) in circa 6 anni”.
Sul sito della Regione Campania si trova tutta la documentazione relativa all’insediamento del Biodigestore, compresi i pareri e le osservazione presentate dai Comuni e dagli enti coinvolti nell’iter autorizzativo. “Nel mentre ragioniamo sul Biodigestore – sottolinea Tartaglione – è arrivata una richiesta da parte della società ‘Antonio srl’, sempre alla Regione Campania, di verifica di assoggettabilità a Via (Valutazione impatto ambientale) per un progetto di ampliamento di un impianto di recupero rifiuti tessili che si trova nella zona Asi di Marcianise, in località Tavernette”.
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