da greenplanner.it (Maria Cristina Ceresa) – Il fatto è che l’economia circolare sta ormai dentro a ogni nostro processo è vitale. Per fortuna viene da dire, ma magari certe volte non lo immaginiamo neanche. Prendiamo, per esempio, la nostra auto. Ecco quella già potrebbe muoversi grazie all’economia circolare: ovvero usando il biometano al posto del gas metano. Biometano che nasce, non certo per magia, dagli scarti della nostra cucina o del nostro giardino. In Emilia Romagna tutto ciò è una realtà da tempo: ovvero da quando il Gruppo Hera ha inaugurato a Sant’Agata Bolognese il primo impianto per la produzione di biometano dai rifiuti organici. Era l’ottobre del 2018. 37 i milioni di euro di investimento per un impianto che raccoglie 20mila tonnellate di compost e produce circa 8 milioni di metri cubi di biometano, da mettere nel serbatoio di trattori e automezzi. Il processo ce lo racconta Katia Gamberini che supervisiona ogni giorno gli impianti di compostaggio e di digestione del Gruppo Hera. insomma, è lei la donna dell’economia circolare nel Gruppo Hera.
Insomma, abbiamo capito che il Gruppo Hera dell’economia circolare ha fatto la propria bandiera distintiva. A Ecomondo proprio quest’anno ha presentato attraverso Aliplast (azienda che ormai fa parte del gruppo al 100%) un prototipo di espositore per cosmetici che nasce proprio riutilizzando la plastica a fine vita. L’idea, sorta nell’ambito dei master in Sustainability and Innovation e Business Innovation Design della Bologna Business School di Unibo, prevede anche il coinvolgimento degli utenti finali. Come dire: guarda poi la tua plastica come viene riutilizzata. Magari capiterà in futuro anche a voi di acquistare un prodotto Rougj in farmacia: ecco prestate attenzione al suo espositore, perché per produrlo non sarà stato consumato un goccio di petrolio. Sono cosa che fanno bene a noi e all’ambiente.
Leave a Reply