(da rivistanatura.com) – Con questa divisione, il Gruppo Caviro completa il suo percorso di sostenibilità ambientale. Infatti, produce energia da fonti rinnovabili: biometano, bioetanolo, energia elettrica ed energia termica, evitando l’immissione in atmosfera di 82mila tonnellate annue di CO2 di origine fossile (dato riferito al 2019).
Il biometano avanzato
Oltre al bioetanolo prodotto con la divisione EXTRA Alcoli, CAVIRO Extra produce biometano avanzato. Infatti, una parte delle 385mila tonnellate di scarti – costituiti da sottoprodotti e reflui provenienti dal settore agroalimentare – viene conferita nel grande impianto Caviro Extra di digestione anaerobica, a Faenza. Qui, viene generato biogas che, ulteriormente raffinato, dà origine a biometano avanzato, un carburante per l’autotrazione pulito e rinnovabile, perché di origine naturale e non fossile. Il biometano avanzato è di “seconda generazione” perché non proviene da agricoltura dedicata, ma dagli scarti liquidi delle attività di distillazione e di reflui liquidi o palabili di aziende del settore alimentare.
Durante il processo di purificazione del biogas, l’anidride carbonica derivata non viene dispersa nell’ambiente, ma catturata, purificata e immagazzinata in un impianto di stoccaggio per essere poi venduta. Il BIO carburante così ottenuto viene immesso nella rete nazionale Snam ed è certificato GHG Saving (Green House Gas Saving), perché contribuisce in maniera significativa alla riduzione delle emissioni di CO2. Il nuovo impianto per la produzione di biometano avanzato ha una capacità produttiva di 12milioni Nm3, corrispondente all’alimentazione di 18mila autovetture per un anno. Questo dato è stato calcolato considerando un’utilitaria da 1400 cc che percorre 17 km con 1 mc di metano, con una media generale di 11.200 km annui km percorsi (fonte rivista Quattroruote).
Energia elettrica e termica per la produzione
Altre 170mila tonnellate di scarti, costituiti da vinacce, potature e sovvalli, vengono invece consegnate alla società partecipata Enomondo, una joint venture con Herambiente, e in parte trasformati in energia elettrica e energia termica che alimentano gli impianti di Caviro Extra. L’energia elettrica prodotta annualmente è di 84.000 MWh, quella termica di 114.000 MWh e insieme consentono un risparmio di 64mila tonnellate annue di CO2 di origine fossile.
Con gli scarti ricevuti, Enomondo produce anche compost.
Fertilizzanti naturali
Il compost prodotto è di due tipi. L’ammendante compostato verde ottenuto da sfalci e potature del verde pubblico e utilizzato nell’industria per la produzione di fertilizzanti naturali, organo – minerali e di stallatici. L’ammendante compostato misto, che rispetto al primo aggiunge anche scarti vegetali e sottoprodotti dell’industria alimentare: è utilizzato soprattutto in agricoltura, perché ricco di elementi nutritivi.
Infine, è in arrivo un nuovo impianto per la produzione di ammendante compostato con fanghi provenienti dall’impianto di digestione anaerobica di Caviro Extra e dall’industria alimentare. È destinato a colture estensive e alla preparazione di terreni per la coltivazione di piante da frutto.
Questi fertilizzanti ritornano alla terra da cui si è generata l’uva a completare idealmente il cerchio dell’economia circolare del Gruppo CAVIRO.
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