da Ansa.it – Il Gse fornisce una serie di indicazioni sul sistema d’obbligo di immissione in consumo dei biocarburanti per i trasporti.
Il Gestore è intervenuto dopo la pubblicazione del DM Mise 30 dicembre 2020 che prevede, tra l’altro, una quota del 10% per il 2021 (contro il 9% del 2020).
Illustrando i contenuti del decreto, il Gse mette in evidenza che in aggiunta ai due obblighi di immissione in consumo di biocarburanti avanzati assolvibili anche tramite i meccanismi previsti dal DM 2 marzo 2018, ne viene introdotto un nuovo che deve essere ottemperato “tramite l’immissione in consumo di biocarburanti avanzati diversi dal biometano”. Questo obbligo “può essere assolto acquistando il biocarburante avanzato prodotto da qualsiasi impianto di produzione, anche al di fuori di quelli rientranti nella graduatoria di incentivazione” redatta dal Gestore.
In una nota si spiega che è stato rivisto anche il metodo di calcolo dell’obbligo tradizionale che non è più correlato ai quantitativi di biocarburanti avanzati incentivati dal Gse, così come riportato nella circolare Mise protocollo numero 0010051 del 2018 “che è ormai da considerare superata”. Di conseguenza, non sono più validi gli algoritmi illustrati nelle procedure applicative del “DM biometano” del 2018 “che verranno conseguentemente aggiornate”.
Nel dettaglio –sottolinea il Gse – secondo il nuovo metodo di calcolo, “la percentuale d’obbligo tradizionale è pari alla differenza tra la percentuale di obbligo complessivo e quella dei tre obblighi avanzati”. Pertanto il nuovo sistema consente ai soggetti obbligati “di conoscere a preventivo le percentuali di obbligo da dover assolvere, a differenza di quanto previsto dal vecchio algoritmo nel quale la percentuale esatta dell’obbligo tradizionale era nota solo nell’anno successivo a quello di immissione in consumo”.
Il Gse ha quindi realizzato una tabella di sintesi delle percentuali di obbligo a partire dal 2021:
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