(da terlizzilive.it) – Sorgenia replica a Città Civile, che alcuni giorni fa ha ammonito l’amministrazione comunale e la stessa società circa i rischi e le conseguenze legate alla realizzazione della centrale a biomasse che potrebbe essere realizzata a breve nei pressi di Via Mariotto.
Il movimento politico aveva espresso “la sua ferma e motivata opposizione” all’iniziativa, che – sostiene Cc – non porterà vantaggi in alcun ambito alla comunità terlizzese.
“Ribadiamo innanzitutto che l’impianto di Terlizzi non tratterà rifiuti ma solo sottoprodotti agricoli provenienti dalle lavorazioni tipiche del territorio, in primis dell’oliva – esordisce la nota di Sorgenia -. È fondamentale sottolineare che la sansa non sarà in alcun modo bruciata: sarà invece trasformata in biometano e ammendante agricolo attraverso un processo di digestione anaerobica, analogo a quello che avviene durante la digestione dei bovini. Non ci sarà dunque alcuna combustione, né emissione di inquinanti durante il processo di trasformazione della sansa in biometano”.
“Uno degli aspetti più significativi dell’impianto consiste nell’utilizzo innovativo della C02 che, anziché di essere emessa in atmosfera, sarà catturata e riutilizzata per usi industriali; in altre parole, l’impianto non solo non produrrà anidride carbonica ma fornirà biometano verde utilizzato al posto delle tradizionali fonti fossili per il trasporto, evitando in tal modo l’immissione in atmosfera di oltre 10.000 tonnellate di anidride carbonica da fonti fossili”, continua la società.
“L’impianto, inoltre, smaltirà 70.000 tonnellate di sansa l’anno, e non 730.000 tonn/anno come erroneamente sostenuto da alcuni; in ragione di queste dimensioni, la sansa sarà reperita a una distanza massima di 30 km dalla centrale, presso i principali frantoi nelle zone di Terlizzi, Bitonto, Corato, Ruvo di Puglia. Solo in caso di campagne olivicole particolarmente povere valuteremo se spingerci più lontano, sempre comunque non oltre i 70 km, distanza che definisce la filiera corta”, precisa Sorgenia, che sottolinea anche come “la sansa sarà conferita solo durante la campagna olivicola, così da favorire l’ottimale funzionamento della filiera, e utilizzata tutto l’anno, a differenza dei sottoprodotti che saranno approvvigionati sempre”.
“In virtù delle sue caratteristiche – conclude l’impresa – questo impianto scongiurerà il rischio che Terlizzi si trasformi in un luogo di sversamento di sansa, concorrerà invece a rendere il piccolo comune un modello di eccellenza in termini di economia circolare. Da ultimo, Sorgenia Biopower è una società del gruppo Sorgenia, digital energy company che opera nel libero mercato dell’energia da oltre vent’anni e rappresenta oggi uno dei principali player del settore”, conclude il comunicato.
Leave a Reply