(da AutoMoto) – Aumenta il parco circolante delle vettura a gas naturale in Italia. Nel 2020, si è toccato quota 1,088 milioni, mentre, nei primi tre mesi del 2021, si è registrato un aumento del 63,2% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo l’elaborazione di Federmetano sui dati forniti da Aci, il circolante a metano oggi rappresenta il 2,1% del totale, passando da 1,071 milioni di veicoli nel 2019 a 1,088 milioni nel 2020. Il 90% è rappresentato dalle autovetture (circa 980.000) e il 9% dagli autocarri trasporto merci (circa 95.000).
E il trend di crescita risulta ancora più evidente se si prendono in considerazione gli ultimi cinque anni, in cui le vetture a metano sono passate dalle 972.000 unità del 2015 ai 1,088 milioni nel 2020. Un buon segnale anche per l’ecosostenibilità, visto il ridotto impatto del biometano sull’ambiente. Segno positivo anche per le immatricolazioni, che nei primi mesi del 2021 hanno visto una sorprendente ripresa: secondo i dati di Unrae, marzo 2021 vanta un +59,2% rispetto a marzo 2019, mentre l’intero periodo gennaio/marzo 2021 riscuote un + 62,3% sullo stesso arco temporale del 2019.
“Questi numeri ci dicono che gli utenti credono nelle potenzialità di questo virtuoso carburante e costituiscono un forte messaggio per le case automobilistiche che ci auguriamo non passi inosservato. Per raggiungere nell’immediato una mobilità sostenibile è necessario che questa sia economicamente accessibile a tutti. Già oggi la percentuale di biometano usato in autotrazione è ben il 20% ed è destinata ad aumentare nei prossimi anni. Il biometano consente a chi ha un mezzo a metano di muoversi senza emettere CO2 già ora e senza ulteriori investimenti. È necessario che stakeholder e decisori politici collaborino per tutelare e sviluppare la filiera del metano/biometano che tanto può dare al nostro Paese” commenta Dante Natali, presidente di Federmetano.
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