(da cronache tarantine) – È stato sottoscritto oggi dal Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dai presidenti delle società del gruppo Kyma Giampiero Mancarelli, Giorgia Gira e Francesco D’Errico, e da Michele Viglianisi, responsabile Economia circolare e Bioraffinerie di Eni, un accordo che prevede l’avvio nella città ionica di iniziative volte all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti e di soluzioni integrate per la mobilità sostenibile.
L’impegno nell’economia circolare rappresenta per Eni una leva strategica nella transizione verso un’energia decarbonizzata e sempre più sostenibile. Per il Comune di Taranto l’economia circolare rappresenta un’opportunità di sviluppo per il territorio e per la comunità locale, e integra l’attenzione alla sostenibilità ambientale con un nuovo modello d’impresa. Kyma, gruppo che attraverso le società Kyma Ambiente, Kyma Mobilità e Kyma Servizi opera nel settore delle multiutility, è orientato a un modello di sostenibilità in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e salvaguardia dell’ambiente.
L’intesa mira a sviluppare una serie di iniziative in vari ambiti tra cui: l’individuazione di soluzioni integrate per la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni nel trasporto pubblico locale e nello sharing, attraverso l’utilizzo di biocarburanti e di biometano per la flotta Kyma e l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi del trasporto pubblico, della raccolta dei rifiuti e per la cittadinanza. La cooperazione prevede anche lo studio di soluzioni tecnologiche per l’installazione di impianti che valorizzino alcuni tipi di scarti per orientarne la scelta del trattamento, compresa la produzione di biometano proveniente dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU) e dalla filiera agricola e zootecnica attraverso il potenziamento degli impianti esistenti o la realizzazione di nuovi impianti, nonché il potenziamento della raccolta degli oli da cucina, materia prima per la produzione di biocarburanti idrogenati HVO nelle bioraffinerie Eni di Gela e Venezia.
Ulteriori settori interessati sono l’efficientamento energetico, per dotare le aree strategiche della città di impianti per la produzione di energia rinnovabile per autoconsumo, la decarbonizzazione del settore marittimo, attraverso la collaborazione con l’area portuale e gli operatori del settore.
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