(Giandomenico Mele di La Nuova Sardegna) – Saranno i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza a finanziare il progetto per il biogas a Olbia. Il consiglio di amministrazione del Cipnes ha deciso che il Consorzio industriale della Gallura parteciperà agli inviti del ministero della Transizione ecologica per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund europeo per il settore green, cui andrà il 40% delle risorse comunitarie comprese nel grande piano continentale per sconfiggere gli effetti economici della pandemia. Il consorzio chiederà il contributo, pari al 100% dell’investimento, per la realizzazione del biodigestore anaerobico.
Il progetto. L’impianto di digestione anaerobica produrrà biometano dal trattamento dei rifiuti urbani organici, la cui quota è in costante aumento nei 24 centri della Gallura che conferiscono nella piattaforma di trattamento di Spiritu Santu. Il biometano sarà utilizzato dalle strutture del Cipnes Gallura e verrà immesso nella rete del gas naturale per la distribuzione a Olbia, con tariffe speciali per la frazione di Murta Maria. È ipotizzabile che una quota venga venduta alle società che lo stanno già richiedendo per l’autotrazione. L’impianto, il cui progetto è già pronto, costerà 14 milioni di euro. La richiesta di finanziamento verrà presentata entro la metà di febbraio 2022. Sempre entro febbraio verranno presentate le richieste di finanziamento sulle risorse del Recovery Fund per il centro compattatore della plastica, totalmente robotizzato e per il revamping del compostaggio. Due progetti totalmente green e in linea con la direzione dell’Unione europea. «Si conferma la vocazione green del Cipnes, che ha deliberato anche un monitoraggio sulla qualità dell’aria nella zona industriale – sottolinea Gianni Sarti, presidente del Consorzio industriale della Gallura –. Il biodigestore ci consentirà di abbattere i miasmi che sono stati oggetto di critiche e denunce, soprattutto da parte della popolazione di Murta Maria. Poi puntiamo molto sulla produzione di biometano, a conferma della svolta sulle energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico».
La procedura. Il Cipnes lo scorso anno aveva pubblicato l’avviso di preinformazione per la redazione del progetto esecutivo e la realizzazione dei lavori di adeguamento funzionale per la realizzazione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti organici. Si tratta, appunto, dell’impianto di biodigestione anaerobica, che produrrà il biogas che, a seguito di successiva raffinazione, diventerà biometano. Un preavviso al mercato che, una volta avuto accesso alle risorse del Pnrr, dovrebbe condurre al vero e proprio bando di gara per il progetto esecutivo e la realizzazione dei lavori sull’impianto. Una procedura a evidenza pubblica, da inserire nella Gazzetta ufficiale europea.
Le risorse. L’appalto ha un valore complessivo stimato in 15 milioni e 515 mila euro. Nell’agosto del 2020 la Regione non aveva destinato al Cipnes gli 11 milioni 759 mila euro relativi ai lavori per il completamento della piattaforma di trattamento della frazione organica della discarica di Spiritu Santu. L’assessorato regionale all’Ambiente aveva poi proposto alla stessa giunta regionale che l’intervento venisse segnalato nell’ambito della ricognizione avviata dal ministero dell’Ambiente per l’individuazione di progetti sui quali puntare con i fondi FSC 2021-2027. Risorse la cui linea di finanziamento viene ora individuata, invece, all’interno delle ingenti a disposizione dell’Italia con il Pnrr.
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