Brescia – Economia circolare, energie rinnovabili e gas green a partire da biometano e idrogeno. Su questi pilastri si basa il nuovo piano industriale 2021-2030 A2A, frutto di un aggiornamento appena approvato Consiglio di Amministrazione della multiutility – guidato dal Presidente Marco Patuano – che prevede un incremento degli investimenti di 2 miliardi di euro rispetto al piano precedente, portando le risorse complessivamente stanziate a quota 18 miliardi, di cui 7 per l’economia circolare e 11 per la transizione energetica.
Il nuovo piano – spiega la società in una nota – pone le basi per raggiungere l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette (sia scope 1 sia scope 2) generate dal gruppo al 2040, con 10 anni di anticipo rispetto a quanto previsto da Cop26, e rafforza i business che possono contribuire alla transizione ecologica del Paese.
In quest’ottica, A2A ha recentemente acquisito portafogli di impianti di generazione da fonti rinnovabili, consentendo di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione di energia green previsti nel Piano.
Un focus importante della nuova strategia, come detto, riguarda anche i gas rinnovabili come biometano, bio-GNL e idrogeno, la cui diffusione – insieme a quella delle auto elettriche – contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2 dei trasporti di merci e persone, che in Italia genera il 30% di tutte le emissioni globali di anidride carbonica.
Per favorire l’adozione di questo modello di mobilità sostenibile A2A ha quadruplicato l’installazione di infrastrutture previste rispetto allo scorso Piano: 24 mila punti di ricarica elettrica al 2030 con un focus sulla bassa potenza (fino a 7kW) e sull’alta potenza (oltre 50 kW), per favorire sia una modalità di erogazione lenta (ad. es. durante la notte) sia rapida (simile a quella delle stazioni di rifornimento tradizionali). Per quei segmenti di mobilità la cui evoluzione non è prevista verso l’elettrico, il gruppo intende invece mettere a disposizione soluzioni green quali idrogeno verde e bio-GNL. Il programma è di sviluppare infatti oltre 60 impianti di biometano di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-GNL, mentre per la produzione di idrogeno si punta a sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella dei termovalorizzatori, con un modello di business decentralizzato basato su ecosistemi locali al servizio dell’industria e del trasporto pesante.
“Il primo anno del Piano Industriale 2021-2030 è stato significativamente superiore alle aspettative sia da un punto di vista di risultati industriali che economici, con un impegno quotidiano nel perseguimento degli obiettivi ESG che ci siamo dati. Facendo leva su una forte capacità di crescita dimostrata da tutte le business unit del Gruppo, abbiamo deciso di aumentare ulteriormente gli investimenti destinando 18 miliardi alla transizione ecologica” ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A (nella foto) “L’aggiornamento del Piano prevede di anticipare di 10 anni l’obiettivo comune di emissioni zero, ampliare ulteriormente la nostra presenza in Italia e stabilire nuovi e ancora più ambiziosi target di business. Puntiamo a essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del Paese, grazie alla nostra capacità di poter garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive