Modena – Un maxi-finanziamento di Banco Bpm all’Inalca, sub-holding operativa del Gruppo Cremonini, potenzierà con 40 milioni la crescita nell’innovazione per l’economia verde e circolare. E prosegue l’impegno nel sociale. L’economia circolare è la strada, rivoluzionaria e impegnativa, che va percorsa per concretizzare la transizione ecologica indispensabile se vogliamo salvare il clima e il pianeta. Rivoluzionaria ma impegnativa anche sul piano finanziario: per cui grandi imprese e grandi banche “illuminate” devono lavorare in tandem. È il caso del Banco Bpm, che ha perfezionato nei giorni scorsi un’operazione di finanziamento per complessivi 40 milioni di euro a favore di Inalca Spa, sub-holding operativa del Gruppo Cremonini, leader in Italia e uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine. Attiva da vent’anni sulla frontiera della tutela ambientale, Inalca ha ottenuto questo consistente finanziamento, della durata quinquennale, per dare ulteriore impulso alla propria già avviata strategia di crescita basata sull’innovazione tecnologica nell’ambito delle politiche di economia verde e circolare. Questo impulso sarà da realizzare attraverso investimenti negli ambiti più delicati e portanti per il proprio business: la zootecnia di precisione, il recupero di sottoprodotti di produzione, le energie rinnovabili (impianti fotovoltaici e produzione di biometano nelle azienze agricole controllate), la cogenerazione per l’efficientamento energetico, il processo sostenibile di integrazione della filiera. Attenzione: stiamo parlando di un colosso leader mondiale, fondata a Castelvetro di Modena nel 1963, quindi una storica realtà dell’industria alimentare che opera nel settore della produzione e commercializzazione di carne bovina e di salumi, oltre che nella distribuzione internazionale di prodotti alimentari in genere. Con un fatturato 2021 di 2,38 miliardi di Euro, 8.000 dipendenti, 26 impianti produttivi (di cui 8 all’estero), 54 piattaforme distributive nel mondo e 9 aziende agricole, Inalca è una delle principali aziende alimentari in Italia e un player internazionale nel mercato di riferimento. Ebbene: Nello specifico l’operazione consentirà la sostanziale riduzione delle emissioni totali di gas effetto serra da parte di Inalca. Già oggi la società è totalmente autosufficiente per la sua produzione energetica, con una percentuale di energie rinnovabili utilizzate pari al 45% e in costante crescita. Il finanziamento rientra nel plafond “Investimenti Sostenibili 2020-2023” offerto da Banco Bpm a mercato per rispondere alle esigenze Esg del mondo imprenditoriale. “Questa operazione a favore di Inalca conferma l’attenzione di Banco Bpm al settore agroalimentare e a quelle aziende capaci di realizzare percorsi virtuosi di crescita sia in Italia che all’estero», commenta Corrado Nangeroni, responsabile large corporate di Banco Bpm: «In quasi 60 anni di attività, grazie a tecnologie innovative e a una strategia fortemente orientata alla sostenibilità, Inalca si è saputa imporre per la qualità dei suoi prodotti diventando leader assoluto in Italia e tra i principali operatori del settore in Europa”. La nuova stagione di investimenti di Inalca-Cremonini nell’economia circolare non è l’unico fronte di impegno del gruppo per la sostenibilità.